Chi come me vive a stretto contatto con la natura sa bene che ci troviamo in un punto critico e di non ritorno, ma nonostante tutto se ne parla e si fa troppo poco. Una minaccia così grande come i cambiamenti climatici e il surriscaldamento globale
che davvero minacciano l’esistenza di un intero pianeta vengono ignorati dagli uomini e dai governi, i quali non fanno altro che pensare agli interessi economici e alle guerre…
E mi chiedo perché per un virus (neanche lontanamente paragonabile a ciò) si è fatto molto di più mandando in tilt l’intera terra?
Ho deciso così di realizzare questo dipinto cercando di enfatizzare ciò che ho sempre rappresentato nei miei quadri, primariamente nella collezione “Colors of birds”, incentrata sul riscaldamento globale e l’estinzione.
Per rappresentare la “NOSTRA” Terra ho riunito tre esemplari appartenenti a continenti differenti.
In volo il Quetzal, uccello simbolo delle foreste del Centro America, viene illustrato in fiamme e urlante, proprio come le nostre foreste negli ultimi anni.
La testuggine di Vomere (Astrochelys yniphora) endemica del Madagascar è in grave pericolo di estinzione e per quanto sia una specie terreste viene raffigurata in acqua, rappresentando il suo declino.
Sul suo carapace ho rappresentato la Goura Victoria, un columbide della Nuova Guinea che, con la sua cresta con rari ciuffi bianchi (come i ghiacciai) e il suo azzurro, blu e rosso porpora rappresenta gli oceani, ormai inquinati. Così sciogliendosi trasforma il guscio della tartaruga nel nostro pianeta , un pianeta pronto ad affondare con i suoi continenti ormai secchi come deserti.
